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La Casarana

I posti più belli del Salento

Raccontare il sud provando a stilare una mappa dei posti più belli del Salento può sembrare riduttivo, se paragonato alla vastità del territorio. Ci si chiede da dove cominciare, se dai luoghi di mare, i panorami naturali, o se sia più corretto percorrere le coste, in cerca di ville che le impreziosiscono, senza dimenticare le torri a guardia.

In realtà l’unico criterio che abbiamo creduto opportuno adottare nell’individuare i posti più belli del Salento è quello di lasciarci andare a descrizioni dettate dal cuore, senza scadere nell’ovvio, ma badando bene di non risultare forzatamente originali.
Non ce ne vogliate se proseguendo nella lettura non troverete luoghi che amate, o degni di merito, è un racconto che enfatizza poesia, meraviglie, cercando di bilanciare descrizioni di località che lasciano comunque il segno.

Marina Serra

Il versante adriatico racchiude uno dei posti più belli del Salento, apprezzato tanto dai turisti quanto dai locali, per via di una piscina naturale che si incastona perfettamente tra le rocce, lambite da un’acqua così trasparente e cristallina che è un invito a tuffarsi e a lasciar scivolare di dosso ogni tipo di pensiero e preoccupazione. Un luogo in cui la bellezza della natura parla da sé, senza bisogno di orpelli o di artefatti, che ha il pregio di essere rimasto inalterato nel tempo, come se tutto qui fosse rimasto in bilico tra la terra di un tempo e quello che è oggi il Salento.

Torri costiere

Esattamente sul versante opposto rispetto a Marina Serra, lo ionico, uno sguardo lo meritano le torri costiere che punteggiano la costa che da Leuca risale verso nord, in direzione Gallipoli. Per quanto presenti su entrambe le coste salentine, alcune torri costiere che affacciano sullo Ionio hanno un fascino a cui è impossibile resistere. Ogni torre ha una storia alle spalle, fatta di sudore durante l’edificazione, di speranza, di porti sicuri, di notti con occhi sgranati e fissi all’orizzonte, occhi vigili che non cedono mai il capo alla stanchezza, attenti a incursioni e assalti. La maggior parte di questi edifici è ormai decadente, a partire da Torre Mozza, più volte crollata e riedificata, sino a Torre Pali, completamente circondata dal mare e soggetta a erosione per via del lavorìo incessante delle onde. Luoghi che meritano attenzione, questi, per via della storia che sussurrano nei giorni di vento, quando il mare si increspa, si incupisce e si arrotola, infrangendosi su pezzi di pietre secolari.

Quercia Vallonea

Sono diversi gli alberi monumentali che impreziosiscono luoghi e li rendono degni di menzione, ma anche di racconti dettagliati, ma tra questi la quercia Vallonea di Tricase è unica nel suo genere e imponenza. Da inserire a occhi chiusi tra i posti più belli del Salento soprattutto per via delle leggende che aleggiano attorno a questo gigante naturale, la quercia ha un’età stimata di circa novecento anni e pare abbia offerto ombra e ristoro dal caldo insolente del luogo a Federico II e al suo seguito addirittura nel XII secolo.

Raggiungibile in modo semplice dal centro di Tricase procedendo in direzione Tricase Porto, la quercia ha un pregio enorme: offrire anche solo un momento di silenzio totale ai viandanti, ai viaggiatori e a chiunque decida di sostare sotto quelle che non sono solo fronde, ma veri e proprie braccia di corteccia che si diramano in largo, come in un abbraccio. Un’unica raccomandazione, sempre valida in qualsiasi parte di mondo ci si trovi, ma ancor di più quando ci si ritrova dinanzi a monumenti naturali come questo: rispetto, tanto del luogo, quanto dell’albero come essere vivente, che significa dunque nessuna rottura di rami più bassi, foglie e quant’altro.

Il borgo di Specchia

Non è un caso se un paesino a metà tra mare e collina come Specchia è entrato di diritto tra i borghi più belli d’Italia. Pochi abitanti, ammattonati candidi che regalano giochi di luce e enfatizzano angoli meravigliosi, un’impronta decisamente medievale nonostante sia rimasto ben poco delle antiche mura di un tempo sono le carte che gioca un paese come pochi per attrarre turisti, pur mantenendo intatta la sua allure poetica e antica.
La parte alta è dominata da Piazza del Popolo, su cui affacciano alcuni tra i più eleganti e storici palazzi del paesino: Palazzo Risolo, risalente al ‘500 e la chiesa della Presentazione della Beata Vergine Maria, ma sono tanti i gioielli da poter scoprire anche solo addentrandosi nei vicoli che caratterizzano il fulcro cittadino. Uno su tutte, ancora, è da considerare una tappa da farsi, al di là di ogni credo e attitudine alla pratica, ed è la chiesa dei Francescani Neri, con i suoi affreschi e la cripta che lasciano a bocca aperta.

Punta Palascia

Tra i posti più belli del Salento c’è quello più orientale d’Italia, il faro di Punta Palascia, affacciato sul mare che si perde a vista d’occhio verso l’orizzonte e che riempie e avvolge una volta giunti alla meta. Il faro è uno dei cinque che nel Mediterraneo godono della tutela della Commissione europea ed è rinomato, soprattutto a livello locale, per via del fatto che fa da sfondo alla notte di San Silvestro con l’evento “Alba dei popoli”.
Si tratta di un evento che richiama a sé visitatori da ogni parte di Italia che si ritrovano proprio qui per attendere la prima alba del nuovo anno ai piedi del faro. Fare tappa in questo luogo significa sicuramente non perdere uno spettacolo unico, fatto di silenzi interrotti solo dal rumore del vento, quando presente e lo sciabordìo delle onde che lambiscono la costa.

Ville Moresche a Santa Cesarea

Santa Cesarea è un piccolo comune situato sulla costa orientale, polo attrattivo per via della sua rinomata stazione idrotermale, dalle origini antichissime. Un luogo di passaggio, ricco di contaminazioni culturali che nel corso del tempo si sono manifestate riversandosi anche con diversi stili architettonici, uno su tutti quello moresco, che nell’Ottocento era piuttosto diffuso in diverse località salentine.

Per questo Santa Cesarea rappresenta il punto di osservazione e di partenza per dare uno sguardo a ville che incarnano questa contaminazione e che sono divenute espressione di questi stili, con i loro colori, i loro intagli nella pietra leccese, i decori floreali che si alternano a motivi geometrici e a torri. Intonaci riflettenti ispirati ai dettami di un’architettura islamica piuttosto influente anche in questa parte, vestiboli, decori. Tra le tante ville, è da non perdere la possibilità di ammirare Villa Sticchi, che per posizione e architettura è assolutamente da vedere, così come anche Villa Raffaella e molte altre strutture che punteggiano questa parte di costa, sino a quella più a sud.

Porto Selvaggio

Se parliamo di luoghi salentini tra i più belli, in qualunque stagione dell’anno vi troviate a visitare il Salento, il parco naturale regionale di Porto Selvaggio, nella marina di Nardò, è uno di quei posti che non può mancare all’appello.
Un luogo caratterizzato da una natura prepotente e lussureggiante e a cui una pineta fittissima, incastonata perfettamente nella cornice dello Ionio, fa da apripista sino al mare che si apre immenso alla fine del bosco.

Un panorama sicuramente unico come genere, in cui bisogna darsi da fare e camminare, ma che ripaga senza dubbio per la bellezza che riesce ad offrire, rimasta inalterata nel tempo. Il mare qui è una distesa di acqua cristallina abbracciata da rocce più o meno alte, più o meno irte o levigate, una caletta in cui non c’è traccia di sabbia, ma a cui non si potrebbe chiedere di meglio. La sinistra della baia è dominata dalla Torre dell’Alto, raggiungibile a piedi, ma è possbile anche addentrarsi nel parco ed esplorarlo attraverso di diversi percorsi che si diramano.

Sono tanti, ma davvero tantissimi i posti più belli del Salento e menzionarli tutti significherebbe davvero scrivere pagine su pagine. Questi sono una parte di meraviglie a cui, secondo noi, non si può rinunciare se ci si trova in vacanza qui al sud, e magari state soggiornando presso la Casarana, ma ciò non toglie che ci siano tantissime altre località da scoprire ed esplorare. Un motivo in più per programmare viaggi e ritorni, più e più volte.